lunedì 23 giugno 2008

Non ho ancora deciso il titolo

Squarcia un velo sul proprio passato, Federico Saccardin, che ha dato alle stampe in questi giorni la propria autobiografia dal titolo "Non ho ancora deciso il titolo". Un passato a dir poco suggestivo, quello del presidente della Provincia, che rivela le origini orientali della famiglia e il suo avvicinamento alla religione mazdeista, di cui è divenuto il più autorevole rappresentante in Polesine. "Il mio bisnonno paterno era un nazionalista iracheno della famiglia dei Saqar al-Din, mentre quello materno era un persiano di religione mazdeista e così mia madre - rievoca Saccardin -. Sono cresciuto in questo clima di mescolanza tra culture, abituandomi fin da piccolo a mediare tra le idee del ramo paterno e quelle del ramo materno, cercando di non scontentare nessuno". Non una mera questione di cerchiobottismo, dunque, ma la maturazione avvenuta in un contesto familiare diviso, è alla base della nota capacità di Saccardin di essere super partes, in grado di trovare posizioni personali e politiche che rappresentino contemporaneamente posizioni opposte. Dal "forse sì o forse no" dato alla riconversione a carbone di Polesine Camerini al "no" a Euroworld, pronunciato con tale decisione da indurre i promotori del delirante progetto ad iniziare a mettere in moto le ruspe e segnare in agenda il giorno dell'inaugurazione.
Ma l'esempio più lampante è il suo look: "Il ramo iracheno pretendeva che io sfoggiassi i tipici baffi che rendono virile il maschio arabo, mentre il ramo persiano era più incline alla barba. Negli ultimi mesi ho fatto visita una volta alla famiglia materna, una volta a quella paterna... e ogni volta era tutto un lavoro di rasoio per spuntare la barba, far ricrescere il baffo, spuntare il baffo e fare ricrescere la barba. A un certo punto arrivai a tagliarmi tutto pur di non stare sempre lì a ricordarmi quando dovevo avere i baffi e quando la barba".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ci manca tantissimo il geometra Saccardin!!