martedì 17 giugno 2008

L'ayatollah Contiero

Non cessa di stupire il leader della Lega, Antonello Contiero. Dopo essersi ripreso dall'intossicazione alimentare che lo aveva colpito qualche tempo fa, Contiero è tornato alla ribalta per la rottura con il nuovo vescovo di Rovigo, il B.V. Paolino. Il capo leghista, infatti, non avrebbe apprezzato la scelta dell'alleato di farsi nuovo rappresentante del mondo cattolico: "Ruolo che sarebbe toccato a me - spiega - dato che ormai la Lega è l'unico partito in grado di rappresentare la cristianità, oltre alla classe operaia, agli imprenditori e finanche gli stranieri perbene. Dirò di più, siamo l'unica forza politica in grado di rappresentare anche gli amici musulmani che se ne stanno a casa loro a integrarsi tra di loro". Contiero si è dunque autoproclamato ayatollah con il nome di Al Hemar, nome suggeritogli in sogno dallo stesso Maometto, proclamando la sua nuova missione di guida spirituale degli islamici padani: "Ma non di tutti - ha chiarito - Solo di quelli davvero oscurantisti". Apprezzamento è stato espresso via mail dal mullah Omar, dal suo rifugio segreto ipertecnologico in un'isola del Pacifico.
Subito, però, l'ayatollah Al Hemar ha aperto al dialogo con il B.V Paolino e gli altri leader religiosi: "Siete dei cani infedeli, ma ci accomuna quel nobile principio che del resto ha dato lustro alle grandi religioni monoteiste: l'intolleranza verso chi non la pensa come noi. Dunque uniamoci, standocene sempre e comunque ognuno a casa propria". Entusiasta la base leghista, che ha immediatamente snobbato il classico raduno di Pontida per seguire il proprio leader alla Mecca.

(nella foto: l'ayatollah Al Hemar prega assieme ai suoi fedeli)

Nessun commento: