sabato 7 giugno 2008
Il nuovo Vianello Monello
"Basta con polemiche e falsità. Se c'è un erede naturale di Vianello Monello, quello sono io!" Celio Rodigino (nella foto) esce allo scoperto con una lettera alla stampa e reclama apertamente l'eredità del defunto Vianello Monello, chiedendo di essere incoronato nuovo opinionista principe del Corriere del Veneto. Una battaglia che l'altra firma di punta del quotidiano sta conducendo con durezza, portando avanti uno sciopero a oltranza. "Non ho più scritto nulla dopo la morte del mio amico e maestro - sottolinea - sia perché, senza false modestie, credo di avere le carte in regola per raccoglierne l'eredità, sia perché trovo abominevole che qualcuno lavori nell'ombra utilizzando per scopi propri il nome di una persona integerrima che non c'è più". Celio Rodigino minaccia di attuare inoltre azioni di boicottaggio nei confronti del Corriere, ma si dice ancora indeciso tra lo sciopero della fame, l'incatenamento alle porte della sede padovana o "pestare i piedi per terra e tenere il fiato fino a scoppiare". E aggiunge che le sue credenziali bastano per farlo diventare automaticamente il nuovo Vianello Monello: "In quanto a demagogia nemmeno io temo confronti - scrive - so essere più qualunquista di Beppe Grillo e Guglielmo Giannini e, in più, ho una certa fantasia nel coniare soprannomi calzanti come Aniceto per le persone alitose o Strappotappo per chi è basso e usa il parrucchino".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento