venerdì 13 giugno 2008

Il contro-sinodo del B.V. Paolino

"I cavalli dei cosacchi si abbevereranno nella fontana di piazza Roma". Non va tanto per il sottile, Paolo Avezzù, cattolico devoto, completamente spiazzato dall'uscita del vescovo sul San Michele. Non pago di avere dato il proprio appoggio ai seguaci di Odino, ora Lucio Soravito De Franceschi si è lasciato andare a dichiarazioni di appoggio al progetto islamo-comunista di profanare il complesso del San Michele con un luogo di bivacco per negri, zingari e arabi. "Dopo don Dante Bellinati, anche sua eminenza si è fatta corrompere dal complotto tra l'assessore Pineda e il perfido Osama bin Laden per fare entrare un numero incalcolabile di stranieri in pieno centro, facendo impazzire la viabilità e sostituendo le nostre pizzerie con venditori di kebab. A questo punto credo che la malvagità comunista non abbia fine: devono avere fatto il lavaggio del cervello al povero Lucio, oppure lo hanno sostituito con un loro seguace. Non c'è altra spiegazione alle dichiarazioni stravaganti riportate sul giornale". Di fronte alla defaillance del vescovo, Avezzù si propone come nuova autorità morale della cristianità in Polesine: "Al posto di Sua Eminenza, potrete chiamarmi semplicemente Buon Vecchio Paolino Avezzù. Saprò guidare i fedeli fuori dalle tenebre in cui siamo stati gettati in questi anni". Il B. V. Paolino Avezzù organizzerà dunque un contro-sinodo in cui rifletterà su questioni sociali come l'immigrazione e la povertà, la precarietà del lavoro e lo sfascio della famiglia, coinvolgendo numerosi soggetti della società civile come il Fronte Veneto Skinhead, i nostalgici di Predappio, il Ku Klux Klan, i volontari dell'Ong "Bomb the refugees", che organizza appostamenti con tiratori scelti sulle coste di Lampedusa.

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