sabato 21 giugno 2008

Il Polesine accoglie Ariel Sharon

Ariel Sharon è uscito dal coma e vive stabilmente in Polesine. A dare la notizia è il settimanale Appunti, che ormai sforna uno scoop a settimana. Nel corso di una lunga intervista, l'ex premier israeliano rivela di non aver dato notizia della propria guarigione per rimanere lontano dalla scena pubblica. "Per questo - racconta - ho scelto di trasferirmi in un ranch privato nella campagna intorno a Giacciano con Baruchella, dove dedicarmi alla contemplazione della natura e alla stesura delle mie memorie. Racconterò l'uomo Sharon, perchè su di me sono state scritte spesso cose esagerate. Rivelerò la mia sofferenza nell'assistere al massacro di Sabra e Chatila. Avrei tanto voluto prendervi parte direttamente". Sharon spiega però di essersi ritirato dalla politica perchè deluso dall'ingratitudine dei colleghi: "Con il mio mandato ho posto le basi per i prossimi duemila anni di guerra in Medio Oriente. Nessuno che mi abbia detto grazie". Ora però l'ex premier sarebbe pronto a tornare alla ribalta: "L'ayatollah Antonello Contiero, noto anche come al Hemar, mi ha chiesto di collaborare alla realizzazione di un nuovo muro di sicurezza lungo le rive del Po, per fermare gli sbarchi di clandestini e ferraresi. Ho accettato volentieri di mettere le mie competenze a disposizione di questa splendida provincia".
Dalle pagine del settimanale, però, Sharon lancia anche una pesante denuncia sulle attività filoterroristiche della giunta Merchiori. Secondo quanto rivelato, l'assessore allo sport Beppe Osti avrebbe rivenduto ai palestinesi un ingente quantitativo di pietre da usare nei tipici attacchi contro i tank israeliani. I suddetti ciottoli sarebbero in realtà mattoni della cittadella dello sport, rimasti invenduti nonostante la grande campagna promozionale di qualche anno fa, che Osti avrebbe scelto di cedere sottoprezzo ai protagonisti dell'Intifada per recuperare le spese. C'è tuttavia il sospetto di una manovra di Appunti per vendere più copie, dato che poche settimane fa il settimanale aveva rivelato anche che Osti sarebbe un alieno giunto dal pianeta Sgnart per conquistare Rovigo e sacrificare migliaia di polesani al dio Tugrurrz.

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