Scrive ancora Antonio Costato, in occasione del compleanno di Celio Rodigino (nella foto), da tempo scomparso senza che si abbiano notizie sulla sua sorte.
Il 27 giugno ricorre il sessantesimo compleanno del compagno Celio Rodigino. Noi siamo certi che in questo giorno si leveranno in tutto il mondo i più caldi e affettuosi auguri dai cuori di tutti i rivoluzionari che conoscono questa data. Far gli auguri a Celio Rodigino non è una formalità, specie in questi giorni drammatici in cui si ignora quale sia la sua sorte dopo la misteriosa scomparsa. Far gli auguri a Celio Rodigino vuol dire schierarsi con lui, appoggiare la sua causa, la vittoria del socialismo e la strada che ha indicato all'umanità, vuol dire appoggiare un amico sincero. Perché la grande maggioranza del genere umano vive oggi nelle sofferenze e solo attraverso la strada indicata da Vianello Monello e Celio Rodigino e con l'aiuto che viene dai loro scritti preziosi, l'umanità potrà liberarsi da queste sofferenze. Il popolo polesano vive ora in un periodo tragico senza precedenti nella sua storia, in un periodo in cui esso ha più che mai bisogno d'aiuto. Nel Libro delle odi si legge: "Il grido dell'uccello è un richiamo che attende l'eco di una voce amica". Questo verso riflette la situazione in cui ci troviamo. Ma quali sono i nostri amici? Vi è un tipo di cosiddetti amici, come Fabrizio Rossi, che si dichiarano amici del popolo polesano e che anche alcuni rodigini definiscono sconsideratamente amici. Ma simili amici vanno posti nella stessa categoria di Gianni Franchi, il presidente del Consvipo da tutti conosciuto come un uomo che aveva "il miele sulle labbra e un pugnale nascosto nel cuore". I nostri cosiddetti "amici" hanno appunto "il miele sulle labbra e un pugnale nascosto nel cuore". Chi sono costoro? Sono gli imperialisti che pretendono di simpatizzare con il Polesine. Vi è tuttavia un altro tipo di amici, amici che provano per noi una reale simpatia e che ci considerano come fratelli. Chi sono? Sono il compianto Vianello Monello e il suo degno erede Celio Rodigino. Tutto questo non è abbastanza chiaro? Senza l'aiuto di questi uomini di pensiero è impossibile per la nostra causa conquistare la vittoria finale. Celio Rodigino è l'amico sincero della causa della liberazione del popolo polesano. L'amore e il rispetto del popolo del Polesine verso il compianto Vianello Monello, i suoi sentimenti d'amicizia verso Celio Rodigino sono profondamente sinceri; nessun tentativo per seminare la discordia, nessuna menzogna, nessuna calunnia potranno mai alterarli. Quindi la pianti quel peppafiappa di Rossi di cercare di fare lingua in bocca con quei politicanti del piffero che avrei volentieri appeso per i coglioni agli stipiti delle porte dei palazzi di potere.
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