lunedì 30 giugno 2008

Passati i tremors, restano i buchi

L'invasione di tremors di qualche mese fa è stata sapientemente debellata con l'aiuto del martellatore, che ha pressochè sterminato i vermi giganti, ormai rifugiatisi nelle viscere della terra. Ma gli effetti sono ancora visibili per le strade di Rovigo, in cui da qualche settimana stanno aprendosi autentiche voragini. "Abbiamo dovuto transennare l'enorme buco della Commenda, prima che inghiottisse qualche nonnetta in bici - racconta l'assessore ai Lavori Pubblici, Graziano Azzalin - Sotto il manto di asfalto abbiamo rinvenuto un autentico pozzo senza fondo, di cui non siamo nemmeno riusciti a stimare la profondità, anche perchè ci eravamo portati dietro solo un metro di carta dell'Ikea. Tuttavia presentava le classiche caratteristiche dell'escavazione compiuta dai tremors. I nostri tecnici hanno raccolto alcuni campioni di escrementi rinsecchiti di vermone, che sono conservati all'Arpav per le dovute analisi".
Smessi i panni del grande capo indiano, in seguito alle polemiche della Lega, Paolo Avezzù torna alla ribalta con una proposta rivoluzionaria: "Accogliamo i rifiuti di Napoli e usiamoli per tappare questi indecenti buchi, prima che l'intera città sprofondi. Ce n'è abbastanza per riempire anche crateri come quello della Commenda". Avezzù ha quindi chiesto un consiglio comunale a tema per discutere dell'argomento. "Discutiamone", ha detto pacatamente il sindaco Fausto Merchiori, che tuttavia ha voluto ribadire la sua linea dura contro le sterili polemiche che ormai caratterizzano le assemblee di Palazzo Nodari: "Voglio tuttavia premettere - ha detto - che il primo che romperà il cazzo con le solite stronzate sarà sbattuto fuori a calci nel culo dal sottoscritto in persona". Sconcertata la minoranza, con l'unica eccezione di Antonello Contiero: "Mi piace questo nuovo Merchiori, perchè non pensare ad un'alleanza per risolvere i problemi della città?" Proposta nemmeno presa in considerazione dal primo cittadino: "Non sono una zoccola che la dà al primo che strombazza il clacson".

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