lunedì 30 giugno 2008

L'ultima poesia di Pietroni

Dopo aver fatto outing politico, rivelando la propria passione per Forza Nuova, il maestro e poeta Giuseppe Pietroni (nella foto, ad una simpatica festa mascherata), è stato colto da un improvviso moto poetico, da cui sono scaturite le prime righe di un'intensa lirica, dedicata questa volta al movimento neofascista moderato di Roberto Fiore, nella cui sezione polesana il bardo di Ficarolo riversa tutto l'ardore e l'ardimento del devoto di un movimento politico così profondamente legato ad un'epoca tanto luminosa della storia d'Italia e del globo terracqueo, quando le truppe cammellate civilizzavano la barbara terra d'Africa, gli italici treni arrivavano sferragliando in orario alle stazioni e ne ripartivano carichi di ebrei da mandare in regalo ad Hitler, mentre gli eredi di Roma si coprivano di gloria al fronte, facendo sì che il mondo, per i decenni a venire, riconoscesse il Belpaese e le sue guide come simboli di ardimento e fedeltà alla Patria.



Forza Nuova

Organizzazione genuina, geneticamente non modificato

Riflessione-rinnovamento e recupero, ideali e assoluto impegno

Zoè, vita

Apri nuovamente i bordelli per il gaudio della stirpe dei Cesari
Nutri i figli d'Esperia con il tuo inesauribile seno

Usa impiegare i rom nelle aziende di cd
Osa l'umano rimpatrio del negro con il suo sangue pieno di ritmo

Veglia chè la spada fiammeggiante di San Michele resti alla cristianità

Ah! Marcisca all'inferno l'islamico dannato
Nuova forza, mente lucida, equilibrata sincera.


Nessun commento: