mercoledì 4 giugno 2008
L'Asl 18 assolda Toscani. Ed è polemica
"In questi anni abbiamo saputo comunicare la nostra mission. Ora dobbiamo stupire". Con queste parole il direttore generale dell'Asl 18, Adriano Marcolongo, ha presentato la nuova collaborazione tra l'Asl 18 e Oliviero Toscani, che ha accettato di curare il nuovo piano della comunicazione assieme al collega Enrico Bossan, già consulente dell'azienda sanitaria rodigina. Stupefacente e provocatorio lo slogan della nuova casa del parto di Trecenta: "Sarà come essere a casa tua... senza tuo marito che ti picchia". Ma farà discutere soprattutto la campagna promozionale contro le malattie sessuali maschili: il piano di Toscani prevede di mascherare tutti i campanili della città da enormi falli in erezione. Ipotesi che lascia perplesso l'assessore alla cultura Federico Frigato: "Così deturperanno l'immagine perbene della nostra città - dichiara - Senza contare i complessi di inferiorità che tali effigi indurranno nei maschietti". Ma a sorpresa Toscani rivela che l'idea è venuta proprio da un assessore della giunta Merchiori: "Stavamo passeggiando in piazzale XX settembre, quando lui mi ha indicato l'imponente campanile, tracciando una non riportabile analogia con il suo membro". Secondo alcune indiscrezioni, Toscani vorrebbe lanciare anche una campagna per la riconciliazione tra le parti sociali, da sempre in lotta sul tema della Sanità. Su enormi poster dovrebbero apparire Adriano Marcolongo, Guglielmo Brusco e i rappresentanti dei sindacati confederati, completamente ignudi e seduti sulla tazza del water, come a parafrasare contemporaneamente un celebre detto ferrarese e l'altrettanto rinomato poster di Frank Zappa. Per avviare la campagna si attende però il via libera di Marcolongo, mentre Brusco avrebbe accettato, a patto di farsi ritrarre con le bretelle indosso e mentre legge Liberazione.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento