martedì 17 giugno 2008

Le tentazioni di Sant'Antonio

"Antonio Costato santo subito". Un grido alquanto solitario, quello lanciato dalla rubrica "Good Morning Rovigo", che continua ad essere firmata a nome di Vianello Monello, nonostante sia ormai acclarato che il noto opinionista è morto, benchè insepolto. L'autore dell'editoriale si dice sconvolto dal proliferare di outing religiosi in città: "Prima Saccardin che rivela di essere uno dei pilastri del culto mazdeista in Polesine, poi Avezzù che si autoproclama vescovo, infine Contiero che sembra sempre più intenzionato a guidare le masse islamiche. Mentre la politica fagocita ormai anche la sfera religiosa, nessuno ha pensato alla mia proposta di beatificare e poi santificare, con una procedura eccezionale, Antonio Costato, l'unico rodigino davvero degno dell'aureola". Poco importa, all'autore del corsivo, che Costato non sia morto, come si era ritenuto fino a qualche tempo fa, ma abbia inscenato il proprio decesso per dedicarsi alla carriera musicale con i Napalm Death. "Dobbiamo aspettare che uno muoia per agire? - strepita il finto Vianello Monello - Io dico che dovremmo saltare tutte le tappe, eliminare le pastoie burocratiche che attanagliano ormai anche la Chiesa e annuncicare al Polesine l'avvento di Sant'Antonio da Rovigo. Daremmo lustro alla nostra povera città, finita in mano a indegni profanatori della spiritualità, e renderemmo il doveroso tributo ad un eroe locale".

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