sabato 21 giugno 2008
La moda del Khat
Chili e chili di Khat, una pianta africana contenente un potente alcaloide, sono stati trovati in un trolley alla stazione di Rovigo. Immediato il sequestro da parte della Polizia Ferroviaria, che lancia un grido d'allarme sulla nuova droga proveniente dall'Africa: viene consumata come stimolante, ma a differenza della cocaina è rigorosamente bio e venduta secondo i principi del commercio equo e solidale. Desta preoccupazione, tuttavia, la scoperta di alcune ricette a base di Khat all'interno dell'Artusi. Come il risotto alla Khat: "Può essere una gradevole variante del più tradizionale risotto con i bruscandoli - si legge - La Catha edulis, nota anche come Khat (o Qat, in arabo), assomiglia infatti ai germogli che da sempre le nostre nonne vanno a raccogliere lungo le siepi in primavera, ma conferisce al risotto un sapore più deciso e favorisce la socializzazione con gli ospiti. I suoi fiori bianchi, raccolti in mazzolini, possono divenire un elegante centrotavola". Cauto apprezzamento da parte delle associazioni degli agricoltori: "Non ho mai provato personalmente la ricetta - commenta Valentino Bosco della Coldiretti - Ma ritengo che possa essere interessante questa commistione tra locale e globale. L'incontro con il parente africano del bruscandolo potrebbe essere un'occasione per rilanciare il tradizionale riso del Delta". E già in alcuni negozi dal produttore al consumatore sarebbe in vendita il saporito arbusto. La ricetta: soffriggere una cipolla nell'olio con un po' di prezzemolo, lavare e tritare la khat e aggiungerla al soffritto, diluendo con brodo caldo. Buttare il riso e portare a cottura, aggiungendo un po' di sale nella quantità più opportuna. Una ricetta semplice e saporita che non mancherà di stupire anche l'ospite più esigente.
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