Tra contratti precari e stipendi di merda, chi ci pensa più a mettere su casa? Non stupisce, dunque, il flop colossale di "Casa +", la fiera dalla "roba per la casa" proposta al Censer in questi giorni. L'attesa kermesse avrebbe accolto meno visitatori della festa della birra di Runzi. Per le forze dell'ordine il misterioso flop sarebbe incredibilmente correlato con la presunta truffa ai danni di alcune centinaia di cittadini, giunti con vari pullman a Ceneselli, dove gli era stato riferito che sarebbe stata offerta porchetta gratis a tutti.
La verità è venuta a galla dopo che gli espositori del Censer hanno invocato furiosi il presidente della fiera, Massimo Borgato, per chiedere ragione del disastro. Borgato è arrivato dopo otto ore di appelli: "Scusate, non trovavo il posto - si è giustificato - A dire il vero non mi ricordavo neanche che c'era 'sta fiera del c..." A lui è toccato smentire le malignità sulla mancata promozione dell'evento: "A parte che abbiamo fatto dei bellissimi manifestini con il ciclostile, lasciati in numerose copie all'Urp del Comune - ha ribattuto sdegnato - Eppoi abbiamo puntato soprattutto sul passaparola. Io l'ho detto a Papuzzi, che doveva dirlo ai suoi amici, che dovevano dirlo ad altri amici". Ricostruendo a ritroso la catena, si è però scoperto che Papuzzi l'avrebbe detto solo al suo idraulico, il quale avrebbe riferito male il messaggio a suo cugino, da cui poi sarebbe partita un'ulteriore versione distorta verso la morosa, la quale avrebbe sparso la voce alle amiche dalla parrucchiera. Come nel telefono senza fili, le amiche della moglie del cugino dell'idraulico di Papuzzi sarebbero tornate poi a casa dai mariti, riferendo: "Lo sai che il prossimo fine settimana in piazza a Ceneselli c'è Papuzzi che offre la porchetta a tutti?".
3 commenti:
Flop del Censer? Come volevasi dimostrare. Non mi sento però di colpevolizzare più di tanto il Presidente Borgato. Chi ha sbagliato è il Sindaco che l’ha scelto a svolgere un ruolo per il quale sono richieste ben altre professionalità e competenze. Merchiori si è sempre autoincensato affermando che avrebbe posto alla guida delle società partecipate solo “eccellenze” senza assoggettarsi a imposizioni dei partiti. Curioso però è che alla guida del Censer abbia messo proprio colui che per anni è stato il braccio destro dell’onorevole Frigato.
Il Presidente del Censer in occasione della recente visita ufficiale in Consiglio Comunale, dopo aver ascoltato le mie buie profezie ha risposto dando con tono sicuro mille rassicurazioni sul buono stato di salute della società. Peccato che il tempo mi abbia dato ragione visto che qualche giorno fa è apparsa la notizia di un buco clamoroso di bilancio e successivamente la manifestazione Casa più ha riportato un numero di visitatori adatto più alla tombola che a una Fiera campionaria tanto che oggi oltre al noto “77 le gambe delle donne” abbiamo “56. I visitatori delle Fiere di Borgato”.
Giorni fa ho parlato di problemi di pubblica sicurezza a Rovigo. Mai avrei immaginato che le forze dell’ordine avrebbero dovuto intervenire per sedare un inizio di rissa tra Borgato e gli standisti. Del resto cosa ci potevamo aspettare da chi continua a propinarci mostre sugli animali come il top dell’attività del Censer? Abbiamo avuto la fiera del cane e del gatto, poi quella degli animali esotici. Mi aspetto, vista la fantasia, che ci propongano in un imminente futuro la mostra sui criceti e sui canarini.
Tale è l’interesse per quello che Borgato e soci stanno facendo che la Fiera Casa più non è stata degna né di una inaugurazione ufficiale né della presenza di qualcuno della Giunta all’apertura
Come Presidente del Censer siamo passati da Ferraccioli a Osti Luigi e oggi a Massimo Borgato. Cambiano i Presidenti, tutti però regolarmente pagati fior di quattrini; ciò che non cambia purtroppo sono i debiti da pagare che restano a carico dei cittadini e le magre figure.
Un amministratore che si rispetta dopo un risultato simile si dimetterebbe e un Sindaco serio a ciò lo inviterebbe. A Rovigo invece accade il contrario. Il Sindaco Merchiori insiste nel difendere i suoi campioni e il Presidente Borgato ha la spudorataggine di affermare che è andato tutto bene e che gli standisti avranno diritto, ovviamente a spese dei cittadini, ad un secondo giro “gratis” come al luna park.
Invito fin d’ora i cittadini a venire al prossimo Consiglio Comunale quando tratteremo la questione Censer per vedere e capire di persona da chi sono amministrati e quale politica si celi dietro i modi cortesi del Sindaco. Li tranquillizzo fin d’ora: a differenza del Censer non avranno bisogno di farsi accompagnare da una guardia del corpo.
Avv. Aldo Guarnieri
Caro Aldo,
solo una rettifica: il presidente del Censer, come quello dell'Interporto, non è eletto dal sindaco, ma dall'assemblea dei soci. Che poi tra i soci ci siano Comune e Provincia e che nel caso del Censer altri soci non abbiano stappato una bottiglia di Veuve Cliquot per la nomina di Borgato è risaputo.
Comunque Borgato si è recentemente appassionato al parapendio, dunque, aduso a terrificanti picchiate, ha le spalle abbastanza grosse per sopportare le ire degli espositori.
Quello che non capisco è il vostro autolesionismo: alcuni tuoi colleghi in Consiglio Provinciale, dove Borgato qualche tempo fa relazionò sull'andazzo del Censer, mi raccontano di essere sopravvissuti a stento alla sua soporifera esposizione. Se deciderete di ripetere l'esperienza a palazzo Nodari, prevedete un medico in sala?
Monello Vianello
p.s. a proposito di partecipate, per par condicio vogliamo parlare ai cittadini anche delle manovre politiche dietro alla nomina di Fini alla presidenza dell'Interporto? Un capolavoro di crudeltà nei confronti del povero Borgatti, colpevole (sembra) di avere gli amici sbagliati.
Caro Monello Vianello, grazie della tua risposta e giusta la precisazione. So bene che il Presidente del Censer non è eletto direttamente dal Sindaco. Di certo però il nome di Massimo Borgato non è nato dagli altri soci del Censer che hanno anzi manifestato grande contrarietà sul nome proposto. Se Merchiori avesse avuto il coraggio, assieme al Presidente della Provincia di Rovigo, di indicare un nome meno discutibile di certo non saremmo in questa situazione da circo Barnum.
Ti confermo che nel Consiglio Comunale in cui Borgato è venuto a relazionare sul Censer più di qualche consigliere è stato lì lì per cedere agli effetti narcotizzanti. Del resto, vista la situazione del Censer il tono della esposizione non poteva che essere mesto e monocorde.
La decisione di tornare in Consiglio a parlare di Censer nasce dalla speranza che sia una occasione per far capire ai cittadini una volta in più il livello degli amministratori rodigini e della Giunta. Certo non mi aspetto "ravvedimenti operosi" o abbandoni. La poltrona è una calamita (e nel caso di specie anche una calamità).
E l'Interporto? Fini o non Fini, Borgatti o non Borgatti poco cambierà. Il bilancio è in rosso. Il Comune ha limitato le possibilità di insediamento e a Villamarzana le aree sono più appetibili.
In tutto questo curiosa è la posizione dell'Assessore Angelo Milan che pur essendo amministratore del Comune di Rovigo è anche tecnico della società che segue e cura gli insediamenti a Villamarzana. Forse è per questa possibile incompatibilità (almeno morale) che non l'ho visto spendersi molto per un rilancio dell'Interporto.
Non disperiamo comunque... C'è di peggio (anche se faccio fatica a individuarlo).
Avv. Aldo Guarnieri
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