mercoledì 30 luglio 2008

Agguato a Costato: l'ombra del racket

Dopo il ferimento di Antonio Costato, ex leader degli industriali, oggi cantante dei Napalm Death e teorico maoista della linea rossa, si era pensato ad un'aggressione da parte dei seguaci della linea nera di Fabrizio Rossi, ma ora è lo stesso Costato a difendere l'amico e rivale dalle ingiuste accuse: "Queste false piste servono solo a depistare dalle vere ragioni per cui sono stato assalito - dichiara in un'intervista esclusiva ad Appunti - Chi mi ha aggredito ha pronunciato chiare parole di disprezzo nei miei confronti: così tu sei quel vigliacco che si firma a nome di Vianello Monello?, hanno detto, prima di spezzarmi una gamba. La devi smettere con i tuoi corsivi del cazzo, hanno aggiunto, ci stai rovinando la piazza. Poi se ne sono andati, lasciandomi tremante sul pavè di piazza Roma, senza nemmeno lasciarmi chiarire che io non sono quel cretino che si firma Vianello Monello".
Esclusa dunque anche la pista degli immigrati ubriachi, gli investigatori hanno indagato sul fronte politico. Molti i nomi celebri che hanno apertamente dichiarato il proprio odio nei confronti di Vianello Monello. In una puntata della "Signora in Giallo", il primo sospettato sarebbe Nello Chendi, che in passato ha minacciato di percosse (e poi più equamente querelato) Vianello Monello. Ma tutti sanno che nella stessa puntata Chendi sarebbe il primo ad essere scagionato, perchè troppo ovvio. Oltretutto sembra che le indagini abbiano preso una piega inaspettata. Gli investigatori, infatti, sarebbero prossimi a scartare completamente la pista politica, mentre si fa ogni giorno più corposa l'ipotesi di un complotto ordito dal racket dei fabbricanti di poltrone da ufficio, capeggiati dal misterioso massone Orlando Lupani (nella foto). Stando a voci raccolte nell'ambiente, le invettive lanciate dall'impostore che ha sostituito Vianello Monello contro politici scaldasedie e Cda di società partecipate avrebbero generato forte insicurezza nel mercato azionario, causando al settore poltrone perdite per centinaia di migliaia di euro al giorno. Messa in crisi la politica, il giro d'affari retto da Lupani, tuttora latitante, rischierebbe così il tracollo. "Ipotesi che non mi stupisce - dice Costato - ma io non ho bisogno di trincerarmi dietro un nome idiota per sparare a tutto spiano contro gli scaldapoltrone. Mi preoccupano comunque questi metodi mafiosi. Il businness delle poltrone andrà in crisi, questi imprenditori pensino a ricollocarsi sul mercato, anzichè prendersela con chi, giustamente, li ritiene zecche attaccate all'epidermide del potere".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro tony, appena ti sei rimesso dall'incidente, torna a sistemare il casino che hai combinato con fabrizio il geometron reale e bob garden

Anonimo ha detto...

Caro Tonino, appena guarito, torna a sistemare il casino che hai lasciato tra fabrizio il reale geometron e bob garden

Anonimo ha detto...

Cos'ha combinato Costato al povero Bob "Uh?" Garden?