La proposta choc di Federica Zarri per la conversione della centrale di Porto Tolle fa entrare già nel vivo la campagna elettorale per la tornata provinciale della prossima primavera. Con il progetto "Polesine Camerini a ore", la candidata del Pdl alla presidenza di Palazzo Celio intende chiudere con la produzione di energia per costruire un grande polo di divertimenti erotici. "Sono
rimasta colpita dai richiami evocativi della ciminiera che si erge potente verso il cielo - spiega l'attrice - abituata a prendere le questioni di petto ho deciso di metterci subito bocca e conto di
convincere i dirigenti Enel a penetrare in fondo alla questione".
Immediate le reazioni delle rappresentanze sindacali che ha subito organizzato un corteo di supporto all'ipotesi avanzata da Zarri, che ha condotto la grande cavalcata dei lavoratori. "Se il gioco si fa duro non possiamo certo tirarci indietro - spiega il segretario provinciale della Cgil, Giovanni Nalin - in questo modo si mantengono attivi 300 lavoratori che, altrimenti, non avrebbero saputo in quale buco infilarsi. E poi è una proposta ecosostenibile che ben si inserisce nella più importante zona umida del Polesine". All'iniziativa hanno aderito anche gli imprenditori. Il comizio del presidente di Unindustria, Fabrizio Rossi, è stato accolto da un entusiasmo quasi orgiastico. "Siamo venuti da ogni angolo della provincia - ha detto tra gli applausi - e ci siamo riuniti per un obiettivo rivoluzionario comune. I nostri quadri devono aver cura di ogni compagno e tutti gli appartenenti alle file rivoluzionarie devono aver cura gli uni degli altri, devono amarsi e aiutarsi reciprocamente. Questa deve diventare una regola che deve essere introdotta anche tra la popolazione".
rimasta colpita dai richiami evocativi della ciminiera che si erge potente verso il cielo - spiega l'attrice - abituata a prendere le questioni di petto ho deciso di metterci subito bocca e conto di
convincere i dirigenti Enel a penetrare in fondo alla questione".
Immediate le reazioni delle rappresentanze sindacali che ha subito organizzato un corteo di supporto all'ipotesi avanzata da Zarri, che ha condotto la grande cavalcata dei lavoratori. "Se il gioco si fa duro non possiamo certo tirarci indietro - spiega il segretario provinciale della Cgil, Giovanni Nalin - in questo modo si mantengono attivi 300 lavoratori che, altrimenti, non avrebbero saputo in quale buco infilarsi. E poi è una proposta ecosostenibile che ben si inserisce nella più importante zona umida del Polesine". All'iniziativa hanno aderito anche gli imprenditori. Il comizio del presidente di Unindustria, Fabrizio Rossi, è stato accolto da un entusiasmo quasi orgiastico. "Siamo venuti da ogni angolo della provincia - ha detto tra gli applausi - e ci siamo riuniti per un obiettivo rivoluzionario comune. I nostri quadri devono aver cura di ogni compagno e tutti gli appartenenti alle file rivoluzionarie devono aver cura gli uni degli altri, devono amarsi e aiutarsi reciprocamente. Questa deve diventare una regola che deve essere introdotta anche tra la popolazione".
1 commento:
... la ribattezzeranno Porno Tolle??
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