sabato 26 luglio 2008

Costato, ferito ma non sconfitto

"Rompete una gamba a me, ma all'idea che ho in me una gamba non la romperete mai". Antonio Costato è ferito nel corpo ma non nello spirito, dopo la misteriosa aggressione subita la scorsa notte in piazza Roma. E dal reparto di ortopedia del Santa Maria della Misericordia il vocalist dei Napalm Death ed ex leader degli industriali polesani annuncia battaglia: "Propongo di trasformare la serata di solidarietà a Celio Rodigino, già Fenicacca Aid, in una maratona artistica proprio in piazza Roma, contro la provocazione che nel colpire me vuole colpire tutte le avanguardie del proletariato. Questo è un grande appello che riflette esattamente la situazione attuale, è un grande appello che ispira il popolo. Il grande appello incontrerà certamente le più calorose adesioni da parte di tutto il popolo di tutto il Polesine, trasformandosi così in un’enorme forza che preme per il progresso nella costruzione del socialismo. I fatti proveranno che si tratterà una riunione di importanza storica nella fase della costruzione del socialismo nella nostra provincia. Invito sul palco anche quella piattola lamentosa di Mario Borgatti che continua a piagnucolare perché succede sempre qualcosa che fa saltare il suo show con Jerry Lewis. Potrebbe essere, del resto, l’inizio di un suo percorso di rieducazione politica".
Le galline giganti dell’Upc-ml si sarebbero già offerte per garantire il servizio d’ordine della manifestazione, dato che in piazza Roma ultimamente imperversa Padanius il nuovo super robot leghista, il cui ingresso in campo ha mandato in crisi le ronde cibernetiche padane, già ridotte dalla defezione di Segaiolus XXVII. "Non ci sentiamo adeguatamente valorizzati – spiega Fiscalion – abbiamo deciso di mollare la Lega Nord e fondare la Robocoop, una cooperativa di consumo affiliata a Legacoop cui hanno aderito tutti i miei compagni, a parte Senaturex. Garantiremo gratuitamente il catering alla manifestazione e cercheremo di condurre un’opera di pacificazione tra i commercianti del centro storico e i loro colleghi degli African Shop".
Sprezzante il giudizio di Fabrizio Rossi, attuale presidente di Unindustria e massimo alfiere nell’organizzazione della linea nera, contrapposta alla linea rossa di Costato, che contesta la proposta del suo predecessore e dei suoi seguaci. "Lasciamoli schiamazzare e deplorare a loro piacimento! – afferma - i fatti sono quelli che sono e loro non possono cambiarli: noi non solo abbiamo fatto fare al Polesine un grande balzo in avanti nel 2008, ma continueremo il balzo in avanti anche nel 2009 e per tutto il periodo del piano quinquennale che coincide con il mio mandato. Di fronte alla velocità con cui progredisce la città, tutto quello che possono fare è continuare a guardare, frustrati, suonando le loro chitarrette".

1 commento:

Anonimo ha detto...
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