mercoledì 24 settembre 2008

Bomba day: due proposte alternative

"Il piano di evacuazione proposto dalla giunta Merchiori è grigio, ottuso, per nulla lungimirante, tutto teso a difendere lo status quo da pantano doroteo di cui il Polesine non riesce a liberarsi". Dichiarazioni esplosive, quelle di Antonio Costato (nella foto), ripresosi alla grande dalle ferite riportate nell'agguato di qualche mese fa. A margine della nuova tournée, il cantante dei Napalm Death, concede alcune dichiarazioni alla stampa su quanto accade in questi giorni a Rovigo. "Hanno scelto di traslocare centinaia di persone al Censer per lasciare campo libero a chi dovrà occuparsi della bomba - spiega - Mi sembra una proposta assurda. Io avrei lasciato la gente in centro e traslocato la bomba al Censer. Dite che è rischioso? Io dico che, mal che vada, ci libereremo per sempre dell'ennesimo stipendificio!" Scomposta la reazione di Massimo Borgato: "Costato non sa quello che dice, si è montato la testa da quando i Napalm Death lo hanno preso come cantante - commenta - Io guardo ai fatti: grazie al bomba day potremo portare al Censer oltre un migliaio di persone, con eventi di spicco quali la messa di don Carlo Santato e uno show dell'orchestra filarmonica di Mostar. Visto il sicuro successo dell'iniziativa ho già proposto al sindaco di replicarla il prossimo anno (come svelato da questo blog, ndr.)".
Ma alle esternazioni di Costato fa seguito una proposta ancora più forte da parte di Cristiano Pavarin, consigliere di Rifondazione e capo del comitato antibombe: "Come abitanti di San Pio X abbiamo il diritto di dire la nostra su come si dovrebbe procedere rispetto all'ordigno rinvenuto. Se Costato pretende che la bomba in centro sia posta al Censer, io dico che la nostra sarebbe il caso di metterla a Casa Serena, possibilmente sotto la sedia di Pierantonio Moretto. Non dico che dovremmo usare la violenza contro i dirigenti dell'Iras, verso i quali va comunque tutta la mia personale riprovazione, ma anche solo disinnescato l'ordigno trasmetterebbe il metaforico messaggio che siamo pronti a fargli saltare la poltrona sotto il culo". Pavarin ha poi presentato una mozione per chiedere agli artificieri di rendere inoffensivo il gioco per bambini dei giardini del Castello, "non meno letale di una bomba da cinquecento libbre!"

1 commento:

Anonimo ha detto...

Capperi! Visto il successo dell'iniziativa, il prossimo anno proporrei di cambiare nome a "Casa Più" ribattezzandola "Bomba Day Più"...