venerdì 12 settembre 2008

Gran finale

Ultima puntata della lunga saga che ci ha accompagnati per tutta l'estate. A ricostruire questi incredibili eventi, il solito Marcello Gagliardi Foccas De Pepoli, baronetto di Hurlington nonchè valente giornalista, il quale, incurante dello scandalo che lo ha travolto, ancora una volta ci regala uno scoop epocale.

Supportati dalla marina nordcoreana, i pirati di Adino Rossi sono riusciti ad intercettere il brigantino di Celio Rodigino, Vianello Gemello, Sigfrid Von Nibelunghen e Corey Harris, che navigava spensierato al largo dell'isola di Kulhudduffushi. Una volta saliti a bordo, tuttavia, i bucanieri del Coniglio Napoleon hanno avuto una brutta sorpresa: non solo Celio non era a bordo, ma ad attenderli al posto suo c'era l'ispettore Derrick in tenuta marinaresca, che li ha immediatamente circondati con l'aiuto degli uomini della polizia tedesca e dichiarati in arresto per pirateria e detenzione illegale di Happy Hope. Ad Adino Rossi e colleghi non è rimasto altro da fare che arrendersi e deporre sciabole e pugnali, dato che i pur validi soldati nordcoreani hanno scelto di non intervenire, non certo per pusillanimità, ma semplicemente per rispetto e stima per il noto tutore dell'ordine, molto amato dal caro leader Kim Jong Il e dal padre Kim Il Sung. Avvisata la base dell'accaduto, la fregata della Repubblica Democratica Popolare di Corea ha preso la rotta verso casa, salutando corrucciata gli ex alleati. Di Celio Rodigino e del suo equipaggio nessuna notizia. A quanto risulta, l'ispettore Derrick avrebbe fornito loro una copertura e una nuova imbarcazione con cui sottrarsi alla cattura da parte degli spietati cacciatori di salme. Difficile, dunque, ritrovare le loro tracce. Solo Corey Harris avrebbe abbandonato la spedizione da tempo, per tornare alle proprie tournée di consumato bluesman del Mali.
A operazione conclusa, quando i poliziotti avevano già chiuso in gattaiola i pirati e si apprestavano a fare rotta verso il Polesine per riconsegnarli alle loro mamme o mogli con una tirata di orecchie, è giunta sul posto anche la nave privata di Ugo Savoia, direttore del Corriere del Veneto, accorso proprio per salvare la vita dell'amico e collaboratore Celio Rodigino. Appreso che tutto ormai volgeva per il meglio, anche Savoia stava per girarsi e tornare nel suo porticciolo chioggiotto, quando Vianello Monello, esasperato dal lungo viaggio e dai dolori causatigli dalle ustioni dopo essersi avvolto in una piadina gigante (nonchè dall'assalto di centinaia di negroni barzotti, dall'attacco di cacarella e dai postumi dell'operazione a Taiwan), ha chiesto di poter guidare la barca di Adino Rossi con il suo carico di Happy Hope, piuttosto che abbandonarla in mezzo all'Oceano Indiano. Dopo una rapida consultazione, Derrick ha concesso a Vianello Monello di ottenere quanto richiesto. A lui è stata inoltre affidata la missione di riportare a casa, a bordo del Coniglio Napoleon, il corpo di Eimuntas Nekrošius, che dovrà essere consegnato a Beppe Osti per essere esposto in un mausoleo. Il trasferimento della salma nella stiva del Coniglio Napoleon consentirà così di liberare la cella frigorifera in cui si trovava, liberando dai disagi la ciurma di Ugo Savoia: nei giorni scorsi il suo braccio destro Gianluca Salvagno aveva guidato un breve e pacato ammutinamento, protestando perchè per fare spazio al cadavere non c'era più posto in frigo e tutti i marinai erano costretti da giorni a bere l'acqua brillante a temperatura ambiente.
Ma un nuovo colpo di scena ha segnato queste ultime pagine del diario di bordo di Savoia. Di scatto, Vianello Monello ha preso il timone e si è staccato dal resto della comitiva, inoltrandosi nelle acque sconfinate dell'oceano. Invano Savoia e i suoi amici lo hanno inseguito per fermarlo prima che compisse la follia. Non hanno potuto fare altro che stare a guardare, mentre l'opinionista redivivo ma bruciacchiato è riuscito finalmente a raggiungere il tanto atteso martirio, affondando la nave in una profondissima fossa oceanica, con tutto l'Happy Hope contenuto nell'enorme vasca per il sacrificio. In pochi istanti Vianello Monello, stretto al timone della nave, gli abiti svolazzanti in turbini d'aria e d'acqua, è stato inghiottito dalle onde e trascinato giù. Così, mentre ancora le acque schiumavano e si tingevano di rosso aperol, Savoia e Derrick insieme hanno intonato un canto in ricordo dell'elzevirista scomparso nei fondali oceanici. Insieme il direttore del Corriere e il commissario tedesco hanno poi ricostruito la vicenda nei dettagli e steso un rapporto finale: Derrick, dal canto suo, ha concordato di non includere i propri sospetti sul braccio destro di Savoia, Eimuntas Nekrošius, ritenuto una spia dei costruttori lituani in affari con Beppe Osti. "Considerata l'orrenda morte di Eimuntas - ha commentato - ha già pagato abbastanza per eventuali crimini. Mettiamoci una pietra sopra, questa storia finisce qui".
Ed è una disfatta per Beppe Osti, organizzatore della spedizione piratesca. Non solo i suoi uomini tornano indietro prigionieri, ma i mausolei già appaltati ad alcune ditte lituane resteranno vuoti, essendo Celio Rodigino ancora vivo ed essendo Vianello Monello sì deceduto, ma disperso in fondo ad una sconfinata fossa oceanica. Solo le note doti di trasformista hanno salvato Beppe Osti dalla figuraccia: "Niente paura! - ha detto - I nuovi mausolei serviranno ad ospitare le 36 bombe della seconda guerra mondiale trovate negli ultimo mesetto. Propongo anche di iniziare a buttare giù un po' di edifici nell'area di ritrovamento per rinvenire nuovi cimeli da destinare ad adeguata esposizione. Rovigo città delle bombe!".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma Vianello Monello e ın fondo al mare con tette e tutto?

La Ghenga ha detto...

Così sembrerebbe. Ma finchè non ripescheranno il suo cadavere popputo, rigonfio di acqua e sbocconcellato dai pesci, il mistero non si risolverà mai.
Ho chiesto a Leonida Gusmaroli di rivelarmi qualcosa. Mi ha detto: "Sei del Capricorno? No? Allora preparati a grosse novità su questa vicenda nelle prossime settimane. Altro non ti dico per non rovinarti la sorpresa". Non sarà un granchè come veggente, ma ha un grande senso della suspence.