Deve essere ancora ufficializzata la data della maratona artistica in piazza Roma a sostegno di Antonio Costato, misteriosamente aggredito l'altra sera proprio vicino alla fontana nel cuore dell'ex ghetto. A sollevare la bufera è il maestro Giuseppe Pietroni da Ficarolo, che avrebbe voluto presentare la sua nuova piece teatrale intitolata "Porco Giuda" e ambientata nell'Italia del 1938. Lo spettacolo, secondo alcuni, è di chiaro stampo antisemita e, dunque, non ne è stata accettata la messa in scena. "Sono le solite menate propagandistiche dei comunisti - attacca il poeta - al solito rifiutano il confronto quando io avrei nobilitato la loro festicciola di paese con un'opera partorita dal mio genio. Non tutti ricordano che Artemide è nata dal cervello di Zeus, ma che Zeus è nato dal cervello di Giuseppe Pietroni, inventore della poesia sociale, padre della filosofia del non convenzionale, motore immobile nella realtà e nell'iperuranio secondo i parametri del suo allievo Platone, uomo geniale ma modesto che parla di sé in terza persona singolare ma, presto, passerà al plurale".
Per il resto il programma ricalcherà quello del grande show di solidarietà per Celio Rodigino, ricalcante il cartellone del Fenicacca Aid, saltato dopo che lo stimato opinionista è riuscito a fuggire ai tuareg che lo avevano rapito. Unico elemento in più la presenza di Emma Marcegaglia come madrina della serata. La presidente nazionale di Confindustria, in Polesine per l'intitolazione al compianto Adelmo Colasberna del piazzale dell'università, porterà il proprio messaggio di solidarietà a Costato ed esprimerà il proprio sostegno alla linea rossa. "Il capitalismo ha fatto il suo tempo, sta morendo e l'avvenire appartiene al comunismo - spiega Marcegaglia - ai nostri giorni, anzi, combattere per l'avvenire significa lottare per il trionfo del comunismo. Gli uomini e le donne che amano il nuovo e l'avvenire diverranno certamente comunisti. I comunisti sono le donne e gli uomini che, nutrendo l'ideale della edificazione della società comunista, combattono con energia per la sua realizzazione. Ciò che vorrei sottolineare in modo particolare in relazione alla questione dell'educazione dei ragazzi e dei giovani nell'amore dell'avvenire, è di coltivare l'ottimismo rivoluzionario". Piccata la reazione di Fabrizio Rossi che invita Marcegaglia a riflettere, invece, sulla maggiore efficacia della linea nera: "Bisogna riflettere quando si è ancora in tempo. Bisogna compenetrarsi di salutare diffidenza verso ogni progresso troppo rapido, verso qualsiasi millanteria. Bisogna pensare a controllare quei passi in avanti che proclamiamo ogni ora, che facciamo ogni minuto, e che poi a ogni secondo si rivelano instabili, precari e non compresi. La cosa più nociva sarebbe qui la fretta"
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