giovedì 5 giugno 2008

Un bolscevico alla Caritas

"Un polverone politico". A dare questa definizione delle polemiche sul San Michele, apparsa sul Gazzettino di oggi, è don Dante Bellinati, responsabile della Caritas Diocesana. Impossibile non citare le folli nefandezze dette da costui nell'intervista: "Gli immigrati sono solo un pretesto, la polemica è tra chi gestiva prima le cose e chi lo fa adesso. Il centro c'era già con le amministrazioni precedenti nell'ala sinistra del complesso, mentre su quella destra c'eravamo un tempo noi, poi il consultorio e così via". E ancora: "Tra l'altro c'è già un dormitorio per immigrati in pieno centro, in via All'Ara, e non mi pare accada chissà cosa". Il giornalista che lo intervista, chiede allora a Bellinati se pensa che possa crearsi una moschea, come affermato da Antonello Contiero, capo del Carroccio, in un momento di esuberanza. Don Dante replica che no, non crede che ciò accadrà: "E comunque ognuno ha il diritto di professare la propria religione. L'unica cosa che dispiace veramente è vedere l'ex chiesa (che non sarà interessata dal centro immigrati) trascurata, lasciata al degrado".
Pronta la reazione del centrodestra: "C'è un impostore bolscevico che va dichiarando scempiaggini eversive ai giornali - dice Paolo Avezzù - Massima solidarietà a don Dante, la cui immagine è stata disonorata dalle dichiarazioni di questo figuro. Spero che su questo episodio sia fatta chiarezza".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Monello!
Mi piace il tuo blog....come rovigota all'estero mi fa sentire a casa...quasi come avessi uno spritz al campari tra le mani!

m

La Ghenga ha detto...

Ciao M,

cosa ci fa una rovigota all'estero, con tutte le attrattive che una città come Rovigo sa offrire? Soprattutto, non mi dire che con la globalizzazione lo spritz non è ancora arrivato oltre confine! Ormai credo che lo bevano anche a Macerata.

Monello Vianello