Osti ha poi dato la parola a Vianello Monello. "La citazione del Guinizzelli in questo caso ci sta un po' come la merda sul puré - ha chiosato con eleganza il brillante opinionista resuscitato - ma la buona creanza m'impone di ringraziare Osti per avermi riportato in vita. Vi sembrerà strano, ma condivido anche il suo progetto di uccidermi per piazzare il mio corpo al mausoleo di Parco Langer e quello del mio clone negro nella piramide all'Interporto. Diciamolo, dopo che nell'aldilà mi sono risposato con Marylin Monroe non ho più ragione per di perdere tempo con voi miserabili politicanti e pennivendoli. Per questo invito l'amico Celio Rodigino a morire in Africa e a raggiungermi quanto prima: ho già in mente di presentargli un paio di pornostar recentemente passate a miglior vita. Ho già deciso che io e il mio fratello nero verremo annegati nell'Happy Hope rimasto invenduto: 36.845 metri cubi di liquido rossastro dovrebbero bastare".
Vianello Gemello, in evidente disaccordo con l'illustre fratello, ha rinunciato al proprio intervento e ha iniziato a correre gridando a gran voce che ha sempre sognato di emulare le gesta di Edwin Moses. "Se non avrò il suo corpo cadrà la Giunta - ha tuonato Osti - ribadisco la richiesta di una verifica di maggioranza". In attesa della convocazione della riunione chiesta da Osti, Vianello Gemello ha cambiato la propria identità in Oronzo Bannister, cacciatore d'avorio originario della Costa d'Avorio, e sarebbe partito verso l'Africa a chiedere consiglio a Celio Rodigino. Vianello Monello, in attesa di morire nuovamente, ha aperto una piadineria all'interno del mausoleo di Parco Langer. "E' sempre stato il mio sogno - spiega - lascio volentieri le mie colonne al mio indegno sostituto. L'attività di piadinaro, del resto, è molto più remunerativa di quella di giornalista".
Nella foto, Vianello Gemello festeggia in musica la sua venuta al mondo
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